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Elize

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2016 13:35
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Post: 226
Città: FERRARA
Età: 33
Sesso: Femminile
20/02/2016 15:56


Mi chiamo Elize, sono nata ad Oxford e sono una strega dal sangue puro.
Sono orfana di madre e con la mia famiglia ho chiuso quasi tutti i rapporti.
Vi chiederete perché. Ora ve lo spiego..
Mia madre, Sophia Anderson Barker, era una Mangiamorte. Qualsiasi altra bambina sarebbe stata terrorizzata al solo pensiero, ma non io. Io non avevo paura della sua scelta, io l’ammiravo. Sapevo, vedevo che c’era in lei qualcosa di particolare, qualcosa di speciale e di superiore che tutti gli altri e le altre non possedevano. Mia madre aveva una marcia in più: era una strega estremamente intelligente, acuta, brillante e soprattutto potente. La guardavo non con semplici occhi di figlia, ma nello stesso modo in cui una discepola osserva la propria maestra.
Tutti i restanti componenti della famiglia venivano offuscati al confronto con mia madre. Mio padre, Augustus Wellington, era sempre preso da questioni materiali e monetarie, troppo occupato da tutto il resto per dedicarsi anche alla famiglia. Mio fratello William, di 11 anni più grande, non ha avuto mai la voglia né la pazienza di stare dietro ad una ragazzina e, del resto, allo stesso modo degli zii e di tutti gli altri parenti parlava un linguaggio che a me restava oscuro; blateravano continuamente di pari dignità e diritti per i mezzosangue e i nati babbani, e addirittura di rispetto per i babbani stessi. Ero solo una bambina, è vero, ma sentivo già allora che quelle loro convinzioni erano del tutto sbagliate, che si celava un’ingiustizia di fondo dietro quei discorsi ammantati di buonismo e ostentato altruismo.
Ascoltavo ogni tanto mia madre raccontarmi dei tempi della Seconda Guerra dei Maghi, quando io non ero ancora nata. Rimanevo incantata dai suoi racconti epici e avventurosi, dei quali evitava certo di raccontarmi i particolari più cruenti, ma senza comunque addolcire più di tanto la pillola. Si era illusa che sarebbe giunta un’era in cui solo i più meritevoli e forti avrebbero occupato i posti di spicco che spettavano loro di diritto nella nostra società. Restavo inoltre molto affascinata ed attratta dalla descrizione dell’Oscuro Signore, nonostante le parole di mia madre lasciassero intuire la grande carica di terrore che egli esercitava anche sui suoi più stretti seguaci. Ero diversa, lo sapevo e me ne vantavo.
L’unica persona importante della mia vita mi lasciò all’età di 13 anni. Mia madre perse infatti la vita durante un attacco sferrato con altri Mangiamorte, uccisa dalla bacchetta di un maledetto Auror.
Il periodo che seguì fu uno dei più duri e difficili della mia vita. La mia “famiglia” aveva preso la notizia della morte di mia madre quasi come una liberazione. Nessuno ne riconosceva il sacrificio di sangue, anzi le poche volte che la nominavano lo facevano per insultarne la memoria. Si ostinavano a perpetuare le loro sciocche idee buoniste, e del resto i tempi gli stavano dando ragione. Mio padre fece entrare in casa nostra diversi figli di babbani e mio zio si fidanzò con una nata babbana. Mi ritrovai completamente sola, in una casa frequentata da molte persone.
Accolsi perciò con gran sollievo l’inizio della scuola, nonostante la direzione fosse tornata già da molti anni sotto la professoressa McGranitt che aveva ripristinato il vecchio sistema, comprendente materie come babbanologia. Mio padre dal canto suo era, al contrario di me, molto lieto che la scuola di Hogwarts fosse tornata ai vecchi fasti “anteguerra” ed era convinto che frequentare quell’ambiente mi avrebbe giovato e che avrebbe smussato la mia indole rigida e intransigente.
Al mio ingresso fui smistata nella casa di Corvonero con mia grande soddisfazione perché, sebbene ambissi ad entrare in Serpeverde, sapevo che Corvonero era per i maghi e le streghe più intelligenti e acuti, ed era stata infatti anche la casata di mia madre. Passai i quattro anni di scuola a studiare come una dannata e ad esercitarmi ore ed ore negli allenamenti. Al mio fianco avevo di certo più libri che amici! Un po’ di popolarità l’acquisii una volta entrata nel Club dei duellanti della mia casata dove restai in squadra fino al giorno del diploma. Mi diplomai con ottimi voti in tutte le materie, macchiando il mio curriculum con una sola stupida S in Trasfigurazione (non andavo molto d'accordo con l'insegnate babbanofila..).
Il mondo che trovai fuori dalla scuola mi deluse moltissimo: sempre meno oscuro e sempre più ingenuo e rammollito. Il Signore Oscuro dava notizie di sé sempre più raramente e molti discorsi che prima sentivo bisbigliare sotto voce ora venivano nuovamente pronunciati e declamati chiaramente, senza timore di poter passare dei guai seri. In casa la situazione era sempre più tesa: mio zio e la sua mogliettina si erano trasferiti da noi e a me toccava dividere il tetto con una sangue-sporco che credeva di valere più di me, solo perché più grande di età e, a detta sua, “con più esperienza”. Mio padre dava sempre ragione a loro e faceva passare me per un’asociale isterica ed estremista. Non potendo continuare ad andare avanti così, decisi di andarmene a vivere per conto mio.
L'unico residuo di "affetto" che mi è rimasto da parte della mia famiglia è mia nipote Juliet, la figlia di mio fratello William, con il quale ho azzerato ormai ogni rapporto, alla stregua di tutti gli altri parenti. Lui e la sua sciocca moglie purosangue vorrebbero impedirmi di vedere Juliet, per paura che possa "continuare ad esercitare una pessima influenza sulla bambina". Di fatti sono ormai parecchi mesi che non vedo mia nipote, dall’ultima volta che l’ho incontrata praticamente di nascosto durante le vacanze di Natale. Spero che il suo imminente ingresso ad Hogwarts sia l’occasione per vederla più assiduamente.

..che la madre di Elize, Sophia Anderson Barker, è stata una Mangiamorte ed è caduta “in battaglia” durante un attacco dei seguaci di Voldemort, uccisa per mano di un Auror
..che nonostante le tendenze di sua madre, Elize proviene ad una famiglia, i Wellington, dalla mentalità aperta e quasi babbanofila
..che prima di ottenere l’incarico ad Hogwarts è stata proprietaria di una gioielleria, l’Obsidian, collocata in pieno centro a Diagon Alley
..che, quando non risiede nel castello, vive a Londra in un appartamento a Diagon Alley, di cui sono in pochissimi a conoscere l’esatta ubicazione (al quarto piano sopra al negozio di articoli sportivo Quidditch Supplies)

Mi sono lasciata alle spalle Oxford e tutto il mio passato, compresa quella che non sento più essere la mia famiglia. Sono giunta a Londra un freddo pomeriggio di febbraio e mi sono stabilita in un modesto appartamento preso in affitto sul viale principale di Diagon Alley. Devo rimboccarmi le maniche e ricominciare da zero.
Non ho più l’appoggio economico della mia famiglia e nemmeno mi sogno di andare a chiedere aiuto a mio padre. No, devo farcela con le mie sole forze, per dimostrare a tutti quanto valgo, per sbattergli in faccia la verità che non ho alcun bisogno di loro, non ho bisogno di nessuno. Da domani torno a fare quello che ho fatto nei primi anni da diplomata: lezioni private di Incantesimi e di Difesa Contro le Arti Oscure. In casa mia accetto solo Purosangue e Mezzosangue, seppur con qualche riserva; per i figli di babbani non c’è posto, non me ne frega niente nemmeno di avere i loro sporchi soldi.
Vivo così da diverso tempo ormai, sto risparmiando lentamente una buona somma di denaro che si andrà ad aggiungere a quel poco che mi è rimasto sul mio conto personale alla Gringott. Ho sempre pochi amici e troppa voglia di whiskey incendiario, questo mondo mi sta stretto. Ho così tante ambizioni e aspirazioni, progetti preclusi alla massa ignorante e mediocre. L’obiettivo più arduo da realizzare e che più mi sta a cuore è quello di diventare esattamente come mia madre: una strega colta e dall’acuta intelligenza, una Mangiamorte potente e temuta al servizio di una grande causa.
Ho conosciuto un giovane pressappoco della mia età, un tipo arrogante e piuttosto prepotente che tuttavia potrebbe aprirmi le porte verso la meta che ho intenzione di raggiungere, potrebbe rivelarsi il mio lasciapassare per la setta del Signore Oscuro..
Non mi sbagliavo! Il mio intuito Corvonero ha avuto ragione anche questa volta.. Eleazar Windsor è un Mangiamorte, un Adepto al servizio del mago più potente e pericoloso di tutti i tempi. Lui mi aprirà la strada, mi introdurrà tra le fila di quella congrega oscura per la quale mia madre è morta combattendo.
La maschera di metallo da Adepta Mangiamorte risplende sinistra e opaca fra le mie mani ancora tramanti per l’emozione, baluginante come un sogno strano e profetico. Finalmente ce l’ho fatta, sono una di loro! Crow, questo sarà il mio nome in codice, come il corvo che mi ha sempre guidata e protetta dall’alto dei cieli più bui. Renderò fiera mia madre, renderò fiero il Signore Oscuro.
Ho scoperto che Marck – il ragazzo del quale mi ero infatuata – è un Auror. Non si può dire che mi abbai mentito, semplicemente ha evitato di dirmelo. Non lo vedrò mai più.
Sono successe così tante cose in quest’ultimo anno che stento addirittura a ricordarmele. Ho addirittura rischiato la vita sotto le fauci di un lupo affamato..! Ma il fatto più interessante e rilevante è stata l’apertura del mio negozio: la gioielleria Obsidian, aperta accanto al Ghirigoro in piena Diagon Alley. Quest’attività mi farà guadagnare bene, me lo sento, è valsa la pena di investire un bel po’ di galeoni; grazie a questo negozio raggiungerò finalmente l’indipendenza e la tranquillità economica, non dovrò più chiedere niente a nessuno.
Qualche sera fa ho rincontrato – dopo 4 o 5 anni che non lo vedevo – Iyasu Prince, il mio vecchio compagno di scuola e di casata, unico vero amico che ho avuto durante i miei anni ad Hogwarts. Spero che tra noi non sia cambiato nulla, che ci sia ancora la stessa complicità di quando eravamo adolescenti.
Il mestiere di commerciante mi ha stancata. Quotidianamente costretta a essere per forza gentile e sorridente e a dover far buon viso a cattivo gioco praticamente a chiunque. No, non fa per me. Torno alle origini: l’insegnamento. Ma questa volta non lo faccio nell’anonimato del mio appartamento, lo faccio in grande stile. Da domani, 1 settembre sarò la nuova docente di Incantesimi presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Juliet, Iyasu, Eleazar(?), Jinx, Alexander

Marck, Bill, Logan, Victoria, Keir, Magnus, Noah, Gael, Mary, Lucinda, Carlyle, Cliantha, Hyperion, Danielle, Eliza, Calista, Bianca, Hayley, Morrigan, Aibell, Abigale, Alec, Aylin, Berthold, Cameron, Dione, Emily, Edward, Fury, Grethel, Gwendoline, Hilary, Janus, Iphigenia, Oliver, Orpheo, Stuart, Seth, Simon , Shailene, Tijuana, Travis, Androsinius, Michelle

• Prestavolto e prestavoce: Avril Lavigne



Codice sorgente
Mi chiamo Elize, sono nata ad Oxford e sono una strega dal sangue puro. Sono orfana di madre e con la mia famiglia ho chiuso quasi tutti i rapporti. Vi chiederete perché. Ora ve lo spiego.. Mia madre, Sophia Anderson Barker, era una Mangiamorte. Qualsiasi altra bambina sarebbe stata terrorizzata al solo pensiero, ma non io. Io non avevo paura della sua scelta, io l’ammiravo. Sapevo, vedevo che c’era in lei qualcosa di particolare, qualcosa di speciale e di superiore che tutti gli altri e le altre non possedevano. Mia madre aveva una marcia in più: era una strega estremamente intelligente, acuta, brillante e soprattutto potente. La guardavo non con semplici occhi di figlia, ma nello stesso modo in cui una discepola osserva la propria maestra. Tutti i restanti componenti della famiglia venivano offuscati al confronto con mia madre. Mio padre, Augustus Wellington, era sempre preso da questioni materiali e monetarie, troppo occupato da tutto il resto per dedicarsi anche alla famiglia. Mio fratello William, di 11 anni più grande, non ha avuto mai la voglia né la pazienza di stare dietro ad una ragazzina e, del resto, allo stesso modo degli zii e di tutti gli altri parenti parlava un linguaggio che a me restava oscuro; blateravano continuamente di pari dignità e diritti per i mezzosangue e i nati babbani, e addirittura di rispetto per i babbani stessi. Ero solo una bambina, è vero, ma sentivo già allora che quelle loro convinzioni erano del tutto sbagliate, che si celava un’ingiustizia di fondo dietro quei discorsi ammantati di buonismo e ostentato altruismo. Ascoltavo ogni tanto mia madre raccontarmi dei tempi della Seconda Guerra dei Maghi, quando io non ero ancora nata. Rimanevo incantata dai suoi racconti epici e avventurosi, dei quali evitava certo di raccontarmi i particolari più cruenti, ma senza comunque addolcire più di tanto la pillola. Si era illusa che sarebbe giunta un’era in cui solo i più meritevoli e forti avrebbero occupato i posti di spicco che spettavano loro di diritto nella nostra società. Restavo inoltre molto affascinata ed attratta dalla descrizione dell’Oscuro Signore, nonostante le parole di mia madre lasciassero intuire la grande carica di terrore che egli esercitava anche sui suoi più stretti seguaci. Ero diversa, lo sapevo e me ne vantavo. L’unica persona importante della mia vita mi lasciò all’età di 13 anni. Mia madre perse infatti la vita durante un attacco sferrato con altri Mangiamorte, uccisa dalla bacchetta di un maledetto Auror. Il periodo che seguì fu uno dei più duri e difficili della mia vita. La mia “famiglia” aveva preso la notizia della morte di mia madre quasi come una liberazione. Nessuno ne riconosceva il sacrificio di sangue, anzi le poche volte che la nominavano lo facevano per insultarne la memoria. Si ostinavano a perpetuare le loro sciocche idee buoniste, e del resto i tempi gli stavano dando ragione. Mio padre fece entrare in casa nostra diversi figli di babbani e mio zio si fidanzò con una nata babbana. Mi ritrovai completamente sola, in una casa frequentata da molte persone. Accolsi perciò con gran sollievo l’inizio della scuola, nonostante la direzione fosse tornata già da molti anni sotto la professoressa McGranitt che aveva ripristinato il vecchio sistema, comprendente materie come babbanologia. Mio padre dal canto suo era, al contrario di me, molto lieto che la scuola di Hogwarts fosse tornata ai vecchi fasti “anteguerra” ed era convinto che frequentare quell’ambiente mi avrebbe giovato e che avrebbe smussato la mia indole rigida e intransigente. Al mio ingresso fui smistata nella casa di Corvonero con mia grande soddisfazione perché, sebbene ambissi ad entrare in Serpeverde, sapevo che Corvonero era per i maghi e le streghe più intelligenti e acuti, ed era stata infatti anche la casata di mia madre. Passai i quattro anni di scuola a studiare come una dannata e ad esercitarmi ore ed ore negli allenamenti. Al mio fianco avevo di certo più libri che amici! Un po’ di popolarità l’acquisii una volta entrata nel Club dei duellanti della mia casata dove restai in squadra fino al giorno del diploma. Mi diplomai con ottimi voti in tutte le materie, macchiando il mio curriculum con una sola stupida S in Trasfigurazione (non andavo molto d'accordo con l'insegnate babbanofila..). Il mondo che trovai fuori dalla scuola mi deluse moltissimo: sempre meno oscuro e sempre più ingenuo e rammollito. Il Signore Oscuro dava notizie di sé sempre più raramente e molti discorsi che prima sentivo bisbigliare sotto voce ora venivano nuovamente pronunciati e declamati chiaramente, senza timore di poter passare dei guai seri. In casa la situazione era sempre più tesa: mio zio e la sua mogliettina si erano trasferiti da noi e a me toccava dividere il tetto con una sangue-sporco che credeva di valere più di me, solo perché più grande di età e, a detta sua, “con più esperienza”. Mio padre dava sempre ragione a loro e faceva passare me per un’asociale isterica ed estremista. Non potendo continuare ad andare avanti così, decisi di andarmene a vivere per conto mio. L'unico residuo di "affetto" che mi è rimasto da parte della mia famiglia è mia nipote Juliet, la figlia di mio fratello William, con il quale ho azzerato ormai ogni rapporto, alla stregua di tutti gli altri parenti. Lui e la sua sciocca moglie purosangue vorrebbero impedirmi di vedere Juliet, per paura che possa "continuare ad esercitare una pessima influenza sulla bambina". Di fatti sono ormai parecchi mesi che non vedo mia nipote, dall’ultima volta che l’ho incontrata praticamente di nascosto durante le vacanze di Natale. Spero che il suo imminente ingresso ad Hogwarts sia l’occasione per vederla più assiduamente.
..che la madre di Elize, Sophia Anderson Barker, è stata una Mangiamorte ed è caduta “in battaglia” durante un attacco dei seguaci di Voldemort, uccisa per mano di un Auror ..che nonostante le tendenze di sua madre, Elize proviene ad una famiglia, i Wellington, dalla mentalità aperta e quasi babbanofila ..che prima di ottenere l’incarico ad Hogwarts è stata proprietaria di una gioielleria, l’Obsidian, collocata in pieno centro a Diagon Alley ..che, quando non risiede nel castello, vive a Londra in un appartamento a Diagon Alley, di cui sono in pochissimi a conoscere l’esatta ubicazione (al quarto piano sopra al negozio di articoli sportivo Quidditch Supplies)
Mi sono lasciata alle spalle Oxford e tutto il mio passato, compresa quella che non sento più essere la mia famiglia. Sono giunta a Londra un freddo pomeriggio di febbraio e mi sono stabilita in un modesto appartamento preso in affitto sul viale principale di Diagon Alley. Devo rimboccarmi le maniche e ricominciare da zero. Non ho più l’appoggio economico della mia famiglia e nemmeno mi sogno di andare a chiedere aiuto a mio padre. No, devo farcela con le mie sole forze, per dimostrare a tutti quanto valgo, per sbattergli in faccia la verità che non ho alcun bisogno di loro, non ho bisogno di nessuno. Da domani torno a fare quello che ho fatto nei primi anni da diplomata: lezioni private di Incantesimi e di Difesa Contro le Arti Oscure. In casa mia accetto solo Purosangue e Mezzosangue, seppur con qualche riserva; per i figli di babbani non c’è posto, non me ne frega niente nemmeno di avere i loro sporchi soldi. Vivo così da diverso tempo ormai, sto risparmiando lentamente una buona somma di denaro che si andrà ad aggiungere a quel poco che mi è rimasto sul mio conto personale alla Gringott. Ho sempre pochi amici e troppa voglia di whiskey incendiario, questo mondo mi sta stretto. Ho così tante ambizioni e aspirazioni, progetti preclusi alla massa ignorante e mediocre. L’obiettivo più arduo da realizzare e che più mi sta a cuore è quello di diventare esattamente come mia madre: una strega colta e dall’acuta intelligenza, una Mangiamorte potente e temuta al servizio di una grande causa. Ho conosciuto un giovane pressappoco della mia età, un tipo arrogante e piuttosto prepotente che tuttavia potrebbe aprirmi le porte verso la meta che ho intenzione di raggiungere, potrebbe rivelarsi il mio lasciapassare per la setta del Signore Oscuro.. Non mi sbagliavo! Il mio intuito Corvonero ha avuto ragione anche questa volta.. Eleazar Windsor è un Mangiamorte, un Adepto al servizio del mago più potente e pericoloso di tutti i tempi. Lui mi aprirà la strada, mi introdurrà tra le fila di quella congrega oscura per la quale mia madre è morta combattendo. La maschera di metallo da Adepta Mangiamorte risplende sinistra e opaca fra le mie mani ancora tramanti per l’emozione, baluginante come un sogno strano e profetico. Finalmente ce l’ho fatta, sono una di loro! Crow, questo sarà il mio nome in codice, come il corvo che mi ha sempre guidata e protetta dall’alto dei cieli più bui. Renderò fiera mia madre, renderò fiero il Signore Oscuro. Ho scoperto che Marck – il ragazzo del quale mi ero infatuata – è un Auror. Non si può dire che mi abbai mentito, semplicemente ha evitato di dirmelo. Non lo vedrò mai più. Sono successe così tante cose in quest’ultimo anno che stento addirittura a ricordarmele. Ho addirittura rischiato la vita sotto le fauci di un lupo affamato..! Ma il fatto più interessante e rilevante è stata l’apertura del mio negozio: la gioielleria Obsidian, aperta accanto al Ghirigoro in piena Diagon Alley. Quest’attività mi farà guadagnare bene, me lo sento, è valsa la pena di investire un bel po’ di galeoni; grazie a questo negozio raggiungerò finalmente l’indipendenza e la tranquillità economica, non dovrò più chiedere niente a nessuno. Qualche sera fa ho rincontrato – dopo 4 o 5 anni che non lo vedevo – Iyasu Prince, il mio vecchio compagno di scuola e di casata, unico vero amico che ho avuto durante i miei anni ad Hogwarts. Spero che tra noi non sia cambiato nulla, che ci sia ancora la stessa complicità di quando eravamo adolescenti. Il mestiere di commerciante mi ha stancata. Quotidianamente costretta a essere per forza gentile e sorridente e a dover far buon viso a cattivo gioco praticamente a chiunque. No, non fa per me. Torno alle origini: l’insegnamento. Ma questa volta non lo faccio nell’anonimato del mio appartamento, lo faccio in grande stile. Da domani, 1 settembre sarò la nuova docente di Incantesimi presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Juliet, Iyasu, Eleazar(?), Jinx, Alexander Marck, Bill, Logan, Victoria, Keir, Magnus, Noah, Gael, Mary, Lucinda, Carlyle, Cliantha, Hyperion, Danielle, Eliza, Calista, Bianca, Hayley, Morrigan, Aibell, Abigale, Alec, Aylin, Berthold, Cameron, Dione, Emily, Edward, Fury, Grethel, Gwendoline, Hilary, Janus, Iphigenia, Oliver, Orpheo, Stuart, Seth, Simon , Shailene, Tijuana, Travis, Androsinius, Michelle
• Prestavolto e prestavoce: Avril Lavigne
[Modificato da Ace Dumont-Phoenix 22/02/2016 13:35]
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